La Grande Guerra

Mattarino Angelo

di Giovanni e di Bertolini Angela, nacque il 22 agosto 1888 a Trecate. Professione manovale, coniugato con Gambaro Rosa, figli: Giovanna.

Reduce dalla guerra Italo-Turca 1911-1912.

Soldato del 153° Reggimento Fanteria, Brigata Novara, 3ᵃ Compagnia Mitraglieri. Morì il 9 giugno 1916, nel fatto d’armi di Velo d’Astico, in seguito a ferita da scheggia di granata ricevuta in testa. Sepolto a Villa Velo, dietro la Villa della Contessa Velo.

Mattarino Giulio

di Bernardo e di Favino Angela, nacque il 12 ottobre 1896[1] a Trecate, domiciliato in via della Stazione[2] angolo via  Giuseppe Verdi. Professione contadino, celibe.

Soldato del 1° Reggimento Artiglieria Pesante Campale, 46ᵃ Batteria. Morì il 13 giugno 1917 nell’Ospedaletto da Campo n. 46[3], 7ᵃ Compagnia Sanità Ancona, situato a Ronchi, in seguito ad ustioni di terzo grado estese a metà della superficie cutanea e ferite riportate in combattimento. Sepolto nel Cimitero di Ronchi di Monfalcone. Successivamente i resti mortali furono traslati nel Sacrario Militare di Redipuglia, loculo 23546, gradone 12[4].

[1] L’Albo d’oro riporta erroneamente il 12 novembre 1896.

[2] Ora via  Goffredo Mameli.

[3] L’Albo d’Oro riporta erroneamente nell’ospedale da campo n. 046 (da 100 posti letto), 5ᵃ Compagnia Sanità Verona, situato a Longaris.

[4] Cfr. http://www.cadutigrandeguerra.net

Sacrario Militare di Redipuglia, loculo di Mattarino Giulio. Archivio Dino Nigrelli

Mattarino Luigi

di Francesco e di Cattaneo Paolina, nacque il 1° agosto 1899 a Trecate. Celibe.

Caporale del 21° Reggimento Fanteria, Brigata Cremona, 1296ᵃ Compagnia Mitraglieri Fiat. Morì il 13 settembre 1918 su Cima Grappa, quota 1503, in seguito a ferita da proiettile. Sepolto nel piccolo cimitero di guerra sul Monte Roccolo a quota 1503. 

Sacrario Militare di Cima Grappa

Miramonti Antonio

di Giuseppe e di Gambaro Adelaide, nacque il 2 novembre 1890 a Trecate. Professione contadino.

Soldato del 60° Reggimento Fanteria, Brigata Calabria, 1119ᵃ Compagnia Mitraglieri Fiat. Morì il 1° novembre 1918 presso l’Autombulanza n. 3[1], situata presso Villa Rezzonico[2] nel Comune di Bassano, in seguito a ferita da pallottola di fucile alla base torace. Sepolto nel Cimitero di Bassano. Successivamente i resti mortali furono traslati nel Tempio Ossario di Bassano del Grappa, loculo 3217[3].

[1] Attrezzata per feriti cavitari, cranici, addominali.

[2] Nota anche come Cà Rezzonico di Bassano (Vicenza).

[3] Cfr. https://www.montegrappa.org

Tempio ossario di Bassano del Grappa, immagine d'epoca

Miramonti Giuseppe

di Agostino e di Falzoni Virginia, nacque il 21 settembre 1892 a Trecate, domiciliato in via Novara. Professione contadino, celibe.

Soldato del 272° Reggimento Fanteria, Brigata Potenza. Catturato prigioniero il 25 ottobre 1917 nel fatto d’armi di Caporetto. Morì il 9 giugno 1918 nel Campo di Concentramento di Mauthausen (Austria), per tubercolosi. Sepolto nel Cimitero di Mauuthausen, settore 4, fila 7, croce 2, dietro[1].

[1] Cfr. http:// www.cimeetrincee.it – sezione cimitero militare italiano di Mauthausen.

Mittino Ambrogio

di Giovanni e di Zanotti Giuseppa, nacque il 12 agosto 1897 a Trecate. Professione contadino, celibe.

Soldato del 22° Reggimento Fanteria, Brigata Cremona, 7ᵃ Compagnia. Catturato prigioniero il 14 gennaio 1918 nel fatto d’armi di Monte Asolone e internato nel Campo di Concentramento di Braunau am Inn (Austria). Morì il 7 novembre 1918, nell’Ospedale di Guarnigione n. 2 in Vienna, per polmonite. Sepolto nel Cimitero Centrale di Vienna, fila 2, tomba 144, grappo 68a.

Successivamente i resti mortali furono traslati nel Cimitero Militare Italiano, all’interno del Cimitero di Vienna, tomba collettiva 35[1]. 

[1] Cfr. http://www.pietrigrandeguerra.it – sezione Cimiteri in Austria e Germania.

Mittino Andrea [1]

di Clemente e di Ruggerone Virginia, nacque il 29 maggio 1889 a Trecate. Professione contadino, coniugato con Porzio Antonietta, figli: Virginio.

Caporale del 23° Reggimento Fanteria, Brigata Como, 2ᵃ Compagnia. Morì il 22 agosto 1916 nell’Ospedale da Campo n. 0131[2], 11ᵃ Compagnia Sanità Bari, in seguito a ferite addominali con frattura al femore.

Sepolto nel Cimitero di Imèr (Trento). Successivamente i resti mortali furono traslati nel Sacrario Militare di Feltre (BL).

[1] Cfr. sezione Pubblicazioni – La Grande Guerra vissuta dai Trecatesi, pp. 89-90.

[2] Ospedale da 100 posti letto, cfr. http://www.sanitagrandeguerra.it

Mittino Battista

di Andrea e di Cerina Teresa, nacque il 27 giugno 1889 a Trecate, domiciliato in via Madonna delle Grazie n. 8. Professione contadino, coniugato con Marchioni Marianna, figli: Pierina.

Caporale del 223° Reggimento Fanteria, Brigata Etna. Morì il 16 giugno 1916 a Thiene, nell’Ospedale Militare di Riserva, per ferite da scheggia di granata alla regione dorsale sinistra. Sepolto nel Cimitero di Thiene (Vicenza), tomba 7940. Successivamente i resti mortali furono traslati nel Sacrario Militare di Asiago, loculo 223[1].

[1] Registrato erroneamente come Cap. Mag. Mittini Battista morto il 16 aprile 1918. Cfr. http://www.cimeetrincee.it  – sezione Sacrario di Asiago. Il grado e la data di morte si riferiscono all’omonimo Cap. Mag. Mittino Battista di Andrea e di Rosina Angela.

Elenco oggetti restituiti alla famiglia di Mittino Battista. A.C.T. faldone 23, categoria 8, classe 4, fascicolo 1

Mittino Battista

di Andrea e di Rosina Angela, nacque il 27 settembre 1894 a Trecate. Professione verniciatore, celibe.

Caporal Maggiore[1] del 216° Reggimento Fanteria, Brigata Tevere, 3ᵃ Compagnia. Catturato prigioniero il 27 ottobre 1917 nel fatto d’armi di Dosso Fáiti[2], morì il 16 aprile 1918 in prigionia a Sigmundsherberg, in seguito a tubercolosi. Sepolto il 18 aprile nel Cimitero Militare Italiano di Sigmundsherberg (Austria).

[1] L’Albo d’Oro riporta erroneamente Caporale.

[2] Anche Dosso dei Faggi, Carso Sloveno.

Mittino Francesco

di Francesco e di Boglio Maria, nacque il 22 dicembre 1891 a Trecate. Professione contadino, celibe.

Caporale[1] del 153° Reggimento Fanteria, Brigata Novara, di Milizia Mobile, 9ᵃ Compagnia. Morì il 28 novembre 1915 nei trinceramenti di Oslavia, in seguito a ferita da scheggia prodotta da scoppio di granata. 

[1] Sulla Lapide è riportato erroneamente Soldato.

Mittino Giovanni

di Giuseppe e di Mittino Giovanna, nacque l’11 ottobre 1892 a Trecate. Professione falegname, celibe.

Soldato dell’89° Reggimento Fanteria, Brigata Salerno, 13ᵃ Compagnia. Morì il 28 ottobre 1915 nel fatto d’armi di Monte Merzli, durante la terza battaglia dell’Isonzo, in seguito a ferite multiple per schegge di granata. Sepolto a Monte Merzli.

Mittino Giuseppe

di Domenico e di Rosina Antonia, nacque il 26 agosto 1896 a Trecate, domiciliato in via Benedetto Cairoli. Professione bracciante, celibe.

Soldato del 4° Reggimento Artiglieria da Fortezza. Morì il 15 marzo 1920 a Trecate, per malattia. Sepolto nel Cimitero Comunale di Trecate.

Mittino Luigi Tommaso M.A.V.M. [1]

Mittino Luigi Tommaso, archivio famiglia

di Giovanni e di Mittino Francesca, nacque il 20 dicembre 1884 a Trecate, domiciliato in via Vittorio

Emanuele II.[2] Professione Avvocato, celibe.

Sottotenente del 74° Reggimento Fanteria, Brigata Lombardia, 3ᵃ Compagnia Mitraglieri. Morì il 23 maggio 1917 durante l’attacco alle trincee di Kostanjevica[3], in seguito a ferita d’arma da fuoco alla regione frontale. Sepolto in una fossa alla Dolina Innominata di Oppacchiasella. Nel giugno 1921, la salma fu riesumata e traslata nel Cimitero degli Invitti sul Colle Sant’Elia, primo Cimitero Monumentale di Redipuglia. Successivamente, nell’aprile 1922, fu concesso il trasporto della salma al cimitero del paese natio. Le spoglie mortali del Sottotenente Mittino giunsero a Trecate giovedì 27 aprile 1922. Il feretro fu posto nella chiesetta del Gonfalone[4], sino al giorno successivo, per essere poi tumulato nella tomba predisposta dai genitori per il loro unico figlio.

Decorato di Medaglia d’Argento al Valor Militare[5] con la seguente motivazione:

«Costante esempio di belle virtù militari, conduceva il suo reparto all’attacco di posizioni nemiche, dimostrando perizia, slancio e coraggio mirabili, finché cadde colpito a morte da una granata avversaria», Castagnevizza, 23-27 maggio 1917[6].

[1] Cfr. sezione Pubblicazioni – La Grande Guerra vissuta dai Trecatesi, da pag. 90 a pag. 93.

[2] Ora via Antonio Gramsci.

[3] Kostanjevica in sloveno, Castagnevizza in italiano.

[4] Adiacente alla Chiesa Parrocchiale.

[5] L’Albo d’Oro riporta erroneamente Decorato di Medaglia di Bronzo al Valor Militare.

[6] Archivio Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, Roma.

Mittino Pietro

di Francesco e di Favino Antonia, nacque il 10 aprile 1888 a Trecate. Professione muratore, coniugato con Fagnano Carolina, figli: Carlo.

Caporale[1] del 5° Reggimento Genio Minatori, 26ᵃ Compagnia. Morì il 30 aprile 1917, nel campo a Monte Menerle, colpito da un masso che gli causò la frattura del mascellare superiore, spalla e femore sinistro. Sepolto nella località di Raossi (Vallarsa). Successivamente i resti mortali furono riesumati  e giunsero a Trecate il 30 novembre 1924, per essere tumulati nella tomba di famiglia.

[1] Sulla Lapide è riportato erroneamente Soldato.

Mocchetto Antonio [1]

Mocchetto Antonio, archivio famiglia Mocchetto

di Giovanni e di Garavaglia Maria, nacque il 30 ottobre 1893 a Trecate, domiciliato in via Bartolomeo Colleoni n. 6. Professione bracciante, celibe.

Caporale del 7° Reggimento Bersaglieri, VII battaglione ciclisti, 11ᵃ Compagnia. Morì il 3 agosto 1915, durante la seconda battaglia dell’Isonzo, nell’Ospedale da Campo n. 054[2], 11ᵃ Compagnia Sanità Bari, situato a Sant’Antonio, in seguito a ferita addominale penetrante. Sepolto nel Cimitero di San Valentino-Fiumicello. 

[1] Fratello di Giuseppe. Cfr. sezione Pubblicazioni – Gloriosi Bersaglieri. Fanti Piumati Trecatesi, pag. 110.

[2] Ospedale da 100 posti letto, cfr. http://wwwsanitagrandeguerra.it

Mocchetto Giuseppe [1]

di Giovanni e di Garavaglia Maria, nacque il 18 marzo 1887 a Trecate, domiciliato in via Edmondo De Amicis n. 8. Professione contadino, coniugato con Mittino Prudenza (Carmelina), figli: Giovanni[2].

Soldato del 38° Reggimento Fanteria, Brigata Ravenna, 355ᵃ Compagnia Mitraglieri Fiat, Prima Sezione. Morì il 25 novembre 1916 nella località di Vertoiba – Monte Saber, in seguito a ferite multiple da schegge di granata con frattura di ambo le gambe. Sepolto nei pressi di Vertoiba. 

[1] Fratello di Antonio

[2] Nato il 6 giugno 1915, morto il 19 agosto 1916.

Mocchetto Luigi

Mocchetto Luigi, archivio famiglia

di Leopoldo e di Invernizzi Maria, nacque il 22 maggio 1897 a Trecate, domiciliato in via Vincenzo Monti. Professione mugnaio, celibe.

Soldato del 6° Reggimento Artiglieria da Fortezza. Dalla primavera del 1918 mandato in licenza di convalescenza per malattia (nefrite). Morì il 26 aprile 1920[1] a Trecate per malattia. Sepolto nel Cimitero Comunale di Trecate.

[1] Sulla tomba di famiglia è riportato erroneamente il 21 aprile 1920.

Mocchetto Pacifico

di Pietro e di Favino Carolina, nacque il 10 febbraio 1892 a Trecate. Professione bracciante, coniugato con Zanaria Enrichetta.

Soldato del 51° Reggimento Fanteria, Brigata Alpi, 10ᵃ Compagnia. Morì il 24 febbraio 1916 sulla strada Tabià Palazze – Sasso del Mulo, sul Monte Col di Lana. Con i compagni stava trasportando del legname attraverso il canalone quando una valanga li travolse. Il gruppo rimase incolume a  differenza del Soldato Mocchetto  che morì in seguito a contusioni multiple ed asfissia, riportate per essere rimasto sepolto dalla valanga[1]. Sepolto a Tabià Palazze.

Successivamente i resti mortali furono traslati nel Sacrario Militare di Pocol, tomba 3063[2].

[1] Cfr. A.P.T. Bollettino Trecatese dell’11 marzo 1916 e cfr. http://www.pietrigrandeguerra.it – sezione grandi valanghe: le vittime.

[2] L’elenco dei Caduti traslati nel Sacrario di Pocol riporta erroneamente: Moghetto Pacifico, 3036 (n.tomba), 51° Fanteria, Piana di Salere (luogo di esumazione), Pocol (luogo di traslazione), 24 luglio 1916 (data di morte). 

Moia Angelo [1]

di Giuseppe e di Paglino Maria, nacque il 14 aprile 1887 a Trecate, domiciliato in via Attilio Carotti[2]. Professione muratore, coniugato con Mittino Maria, figli: Giuseppina.

Sergente del 13° Reggimento Bersaglieri, LXII Battaglione, 9ᵃ Compagnia. Morì il 25 novembre 1917 in località Monte Casonet, in seguito a scoppio di granata. Sepolto a Cason delle Mura, Cimitero Osteria C.

Successivamente i resti mortali furono traslati nel Sacrario Militare di Cima Grappa, tomba 1511[3].

[1] Cfr. sezione Pubblicazioni – Gloriosi Bersaglieri. Fanti Piumati Trecatesi, pag. 110.

[2] Ora via Adua.

[3] Cfr. https://www.montegrappa.org

Moiz Pietro

di Giovanni e di Vala Celestina, nacque il 24 ottobre 1898 a Confienza (Pavia), residente a Trecate, domiciliato in via Romentino n. 18. Professione bracciante, celibe.

Soldato del 247° Reggimento Fanteria, Brigata Girgenti. Disperso il 19 agosto 1917, durante l’undicesima battaglia dell’Isonzo, nel fatto d’armi di Monte Santo.