La Grande Guerra
da Gavinelli a Invernizzi
Gavinelli Pietro
di Battista e di Rossini Rosa, nacque il 29 giugno 1892 a San Pietro Mosezzo (Novara), residente a Trecate, domiciliato alla cascina Colonga. Professione bracciante, celibe.
Soldato del 153° Reggimento Fanteria, Brigata Novara, 1325ᵃ Compagnia Mitraglieri Fiat. Morì il 10 agosto 1917 sul Carso, in seguito a ferite multiple al tronco e agli arti causate da bomba nemica. Sepolto in prima sepoltura nel Vallone di Visintini, in seguito i resti mortali furono esumati e traslati a Turriaco (Gorizia), tomba 1249.
Successivamente le spoglie furono traslate definitivamente nel Sacrario Militare di Redipuglia, loculo 17181, gradone 9[1].
[1] Cfr. http://www.cadutigrandeguerra.net
Geddo Adolfo
di Luigi e di Weber Teresa, nacque il 5 aprile 1895 a Moosch – Alsaziar residente a Châtenois[1]. Professione fabbro, celibe.
Inscritto di leva nel comune di Trecate. Soldato dell’11° Reggimento Artiglieria da Campagna. Morì il 28 settembre 1916, all’Ospedale Militare di smistamento La Marmora di Torino, in seguito a peritonite da polisierosità contratta al fronte. I resti mortali furono traslati nel Sacrario Gran Madre di Dio a Torino[2].
[1] Châtenois è una città della Francia del dipartimento dell’Alto Reno nella regione del Grande Est.
[2] Cfr. http://www.pietrigrandeguerra.it – sezione Sacrario Gran Madre di Dio a Torino.
Geddo Giuseppe
di Angelo e di Corbellini Giovanna, nacque il 5 novembre 1900 a Trecate, domiciliato in via Valletto[1]. Professione bracciante, celibe.
Soldato del 33° Reggimento Fanteria, Brigata Livorno. Morì il 15 marzo 1919 a Trecate per broncopolmonite (spagnola). Sepolto nel Cimitero Comunale di Trecate.
[1] Un tratto dell’attuale via Adua.
Gennaro Antonio[1]
di Battista e di Camani Carlotta, nacque il 20 aprile 1897 a Cerano (Novara), residente a Trecate, domiciliato in via Garibaldi n. 10. Professione contadino, celibe. Soldato del 9° Reggimento Artiglieria da Fortezza. Invalido di guerra. Morì il 19 febbraio 1922 a Cerano per malattia.
[1] Il suo nome è riportato anche sul Monumento ai Caduti di Cerano.
Giarda Luigi
di Francesco e di Ferrotti Angela, nacque il 1° aprile 1882 a Granozzo con Monticello (Novara), residente a Trecate. Professione contadino, coniugato con Faletti Maria, figli: Angelo, Primo.
Soldato del 51° Reggimento Fanteria di linea, Brigata Alpi, 10ᵃ Compagnia. Morì il 10 marzo 1916 nella località Ciamp d’Arei sul Monte Col di Lana, in seguito a caduta di valanga[1]. Sepolto a Ciamp d’Arei.
[1] Cfr. http://www.pietrigrandeguerra.it – sezione Grandi valanghe: le vittime.
Girondino Giovanni
di Pietro e di Guida Giuseppina, nacque il 24 dicembre 1890 a Trecate, domiciliato in via San Cassiano n. 10. Professione bracciante, coniugato con Bigogno Clementina, figli: Giuseppina.
Reduce dalla Guerra Italo-Turca 1911-1912.
Caporale del 5° Reggimento Genio minatori. Morì l’8 dicembre[1] 1919 a Trecate per malattia. Sepolto nel Cimitero Comunale di Trecate.
[1] L’Albo d’Oro riporta erroneamente il 18 dicembre 1919.
Granata Luigi M.B.V.M.
di Giovanni e di Visori Giovanna, nacque il 23 novembre 1898 a Cerano (Novara), residente a Trecate, domiciliato alla Cascina Bettole. Professione muratore, celibe. Soldato del 73° Reggimento Fanteria, Brigata Lombardia. Il 6 novembre 1917 fu catturato prigioniero e internato in Austria. Dopo l’Armistizio rientrò dalla prigionia il 18 novembre 1918. Morì il 14 aprile 1919 all’Ospedale di Riserva Regina Margherita di Torino, in seguito a tubercolosi polmonare.
Decorato con Medaglia di Bronzo al Valor Militare con la seguente motivazione:
«Tra i primi ad irrompere nella trincea avversaria, concorreva a mettere lo scompiglio tra i nemici. Noncurante del pericolo, incitava i compagni alla resistenza durante i ripetuti contrattacchi sferrati dall’avversario per occupare la trincea stessa». Faiti, 20-23 agosto 1917[1].
I resti mortali furono traslati nel Sacrario Gran Madre di Dio a Torino[2]
[1] Archivio Istituto del Nastro Azzurro fra Combattenti Decorati al Valor Militare, Roma.
[2] Cfr. http://www.pietrigrandeguerra.it – sezione Sacrario Gran Madre di Dio Torino.
Graziina Alessandro [1]
di Andrea e di Porzio Maria, nacque il 7 ottobre 1899 a Trecate, domiciliato in via Del Gallo. Professione impiegato bancario al Piccolo Credito Novarese di Galliate, celibe.
Soldato[2] del 73° Reggimento Fanteria, Brigata Lombardia, 1413ᵃ Compagnia Mitraglieri Fiat. Morì il 19 ottobre 1918 sul Col dell’Orso (Monte Grappa), in seguito a granata nemica. Sepolto nel Cimitero presso Cason del Sole.
Alla famiglia pervenne tutto il suo corredo personale e nel portafoglio fu trovata una busta coll’indirizzo del padre. Conteneva alcuni foglietti, era il suo testamento scritto in trincea il settembre 1918, intitolato “Ultimi pensieri di un soldato. Frangar non flectar” (Mi spezzo ma non mi piego).
[1] Cfr. sezione Pubblicazioni – La Grande Guerra vissuta dai Trecatesi, da pag.137 a pag.143.
[2] Sulla Lapide posta il 22 luglio 1925 all’interno dell’Oratorio San Giuseppe, dedicata ai Caduti soci dell’Unione Giovanile Cattolica e sulla Lapide posta il 4 Novembre 1933 sulla facciata della Chiesa di San Bernardo, è riportato erroneamente il grado di Caporale.
Guaglio Giovanni
di Antonio e di Rogate Vallone Maddalena, nacque il 14 marzo 1884 a Trecate, domiciliato in via Quadroppio n. 98[1]. Professione muratore, coniugato con Navino Teresa, figli: Carlo, Giovanna.
Caporal Maggiore del 10° Reggimento Fanteria, Brigata Regina, 8ᵃ Compagnia. Morì il 20 novembre 1915, durante la quarta battaglia dell’Isonzo, a Bosco Cappuccio[2] , in seguito a pallottola in fronte. Sepolto al campo. In seguito la salma fu riesumata e trasferita nel Cimitero Casello 40-Colonnello Billi, tomba 205, di Sdraussina[3]. Successivamente i resti mortali furono di nuovo traslati in modo definitivo nel Sacrario Militare di Redipuglia, loculo 18962, gradone 10[4].
[1] Ora via Giovanni Battista Leonardi.
[2] Bosco Cappuccio è un borgo di poche case sulle pendici del Monte San Michele.
[3] Ora Poggio Terza Armata frazione del comune di Sagrado (Go).
[4] Nell’elenco dei Caduti traslati nel Sacrario, il Caporal Maggiore Guaglio Giovanni risulta morto il 9 dicembre 1915, cfr. http://www.cadutigrandeguerra.net, contrariamente alla data del 20 novembre 1915 riportata sull’Albo d’Oro, il Ruolo Matricolare, l’estratto dell’Atto di Morte e i documenti ritrovati in Archivio Comunale.
Guaglio Giovanni
di Vincenzo e di Invernizzi Giovanna, nacque il 4 marzo 1886 a Trecate. Professione contadino.
Soldato del 201° Reggimento Fanteria, Brigata Sesia, 4ᵃ Compagnia. Morì il 17 gennaio 1917 nell’Ospedale da Campo n. 003[1], 7ᵃ Compagnia Sanità Ancona, situato a Cavenzano-Campolongo[2], in seguito a proctite ulcerosa. Sepolto nel Cimitero di Cavenzano, piccolo villaggio fra Cervignano e Gradisca. Successivamente i resti mortali furono esumati e giunsero a Trecate il 29 marzo 1924, per essere tumulati il giorno successivo nella tomba di famiglia.
[1] Ospedale da 100 posti letto, cfr.http://www.sanitagrandeguerra.it
[2] Ora Cavenzano-Campolongo al Torre (UD).
Guaglio Pietro
di Giovanni e di Mittino Giovanna, nacque il 27 aprile 1894 a Trecate, domiciliato in via San Cassiano. Professione minatore, celibe.
Soldato del 5° Reggimento Genio minatori, 15ᵃ Compagnia. Mentre svolgeva la propria mansione, toccò con un piede un esplosivo che scoppiò producendogli una vasta ferita. Morì il 16 ottobre 1916. Sepolto a Podgora – Gorizia.
Gualdone Luigi [1]
di Giuseppe e di Travaglino Teresa, nacque il 23 gennaio 1885 a Trecate[2], trasferito a Cascine Gianotti frazione di Sillavengo (Novara). Professione contadino, coniugato con Tara Maria, figli: Giuseppe.
Soldato del 10° Reggimento Fanteria, Brigata Regina. Disperso l’11 novembre 1915, durante la quarta battaglia dell’Isonzo, nel fatto d’armi di Monte Mrzli[3].
[1] Sulla Lapide di Sillavengo è riportato come Gualdoni Luigi.
[2] L’Albo d’Oro riporta erroneamente nato il 23 gennaio 1886 a Sillavengo.
[3] Talvolta indicato come Merzli o Smerle, è una montagna alta 1.359m. della Slovenia occidentale situata nell’alta vallata dell’Isonzo. L’Albo d’Oro riporta Disperso sul Monte San Michele.
Guida Felice [1]
di Gaudenzio e di Graziina Angela, nacque il 14 giugno 1884 a Trecate, trasferito a Novara, domiciliato alla Cascina Nuova di Sant’Agabio. Professione contabile, coniugato con Boniforti Angela, figli: due.
Caporal Maggiore del 10° Reggimento Fanteria, Brigata Regina, 9ᵃ Compagnia. Morì l’8 dicembre 1915 nell’Ospedale di Ravenna per setticemia, a causa di ferite riportate alcuni giorni prima in combattimento sul Monte San Michele. Sepolto nel Cimitero di Ravenna. Le spoglie mortali di Guida Felice ora riposano nel Sacrario Militare collocato all’interno del Cimitero Monumentale di Ravenna.
[1] I nomi di Guida Felice e del fratello Francesco sono riportati anche sulla Lapide collocata all’interno del Comune di Novara e nella Cappella dei Caduti per la Patria in via Puccini a Novara.
Guida Francesco [1]
di Gaudenzio e di Graziina Angela, nacque il 14 luglio 1886 a Trecate, trasferito a Novara, domiciliato alla Cascina Nuova di San’Agabio. Professione fittabile.
Soldato del 7° Reggimento Bersaglieri, VII Battaglione Bersaglieri ciclisti. Morì il 29 aprile 1916 nell’Ospedaletto da Campo n. 78[2], 11ᵃ Compagnia Sanità Bari situato a Viscone, in seguito ad avvelenamento da gas. Sepolto nel Cimitero di Medea, tomba 245. Successivamente i resti mortali furono traslati nel Sacrario Militare di Redipuglia, loculo 19166, gradone 10[3].
[1] Fratello di Felice. Cfr. sezione Pubblicazioni – Gloriosi Bersaglieri. Fanti Piumati Trecatesi, pag.109.
[2] Ospedaletto da 50 posti letto, cfr. http://www.sanitagrandeguerra.it
[3] Cfr. http://www.cadutigrandeguerra.net
Iacometti Angelo
di Luigi e di Zanotti Anna, nacque il 27 dicembre 1868[1] a Trecate, domiciliato in Piazza della Fiera[2]. Professione contadino, coniugato con Iacometti Angela, figli: Enrico.
Operaio addetto al Parco pontieri del Genio della III Armata. In seguito a scalfitture riportate sul lavoro, fu colpito da infezione e si aggravò per settico piemia. Ricoverato nell’Ospedale da Campo n. 0122[3], 4ᵃ Compagnia Sanità Piacenza, situato a Ronchiettis presso la Villa della Porta Braida[4], fu sempre assistito dal figlio Enrico dimorante in quella zona quale operaio borghese addetto ai lavori militari[5]. Morì il 23 giugno 1917 e sepolto nel Cimitero di Mereto di Capitolo[6]. I resti mortali, esumati, giunsero a Trecate il 24 novembre 1933, per essere tumulati il giorno successivo nella tomba di famiglia.
[1] L’Albo d’Oro riporta erroneamente nato il 27 dicembre 1878.
[2] Ora Piazza Riccardo Cattaneo.
[3] Ospedale da 100 posti letto, cfr. http://www.sanitagrandeguerra.it
[4] Dimora settecentesca requisita per allestire l’ospedale.
[5] Cfr. Bollettino Trecatese del 25 novembre 1933.
[6] Frazione di Santa Maria la Longa (Udine).
Iacometti Carlo
di Giovanni e di Pastori Rosa, nacque il 31 maggio 1891 a Trecate. Professione contadino, celibe.
Soldato del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna, 7ᵃ Compagnia. Morì il 7 novembre 1915 nell’Ospedaletto da Campo n. 11, 2ᵃ Compagnia Sanità Alessandria, situato a Quisca[1], in seguito a colera. Sepolto nel Cimitero Generale Cascino di Quisca.
[1] Frazione del Comune di Collio (Slovenia).
Iacometti Giacomo [1]
di Giovanni e di Bosetto Giovanna, nacque l’11 marzo 1889 a Trecate, domiciliato in via Attilio Carotti n. 27[2]. Professione bracciante, coniugato con Garavaglia Maria.
Soldato del 23° Reggimento Fanteria, Brigata Como, 4ᵃ Compagnia. Mentre svolgeva il servizio di sentinella presso il Forte Alto (Val Boite), fu ferito da un proiettile alla regione lombare destra. Morì il 18 luglio 1915. Sepolto a Forte Alto. Successivamente esumato e traslato nel Cimitero degli Eroi del Cadore[3], in località Fiàmes. I resti mortali, nuovamente riesumati, furono collocati definitivamente nel Sacrario Militare di Pocòl[4], loculo 2215[5].
[1] Cfr. sezione Pubblicazioni – La Grande Guerra vissuta dai Trecatesi, pag. 37.
[2] Ora via Adua.
[3] Nel 1921 le salme dei piccoli e numerosi cimiteri di guerra sorti in quella zona, furono radunate nel Cimitero degli Eroi del Cadore, in località Fiàmes.
[4] Una piccola frazione facente parte del comune di Cortina d’Ampezzo.
[5] Riportato come Jacometti Giacomo.
Iacometti Stefano [1]
di Pietro e di Boglio Teresa, nacque l’11 giugno 1897 a Trecate. Professione meccanico, celibe.
Caporal Maggiore del 33° Reggimento Fanteria[2], Brigata Livorno, 36ᵃ Compagnia. Morì il 27 novembre 1917 per ferite riportate in combattimento, nella 59ᵃ Sezione di Sanità. Sepolto a Congo (Vicenza) nel Cimitero Capitano Mario Colonna, tomba 6210. Successivamente i resti mortali furono traslati nel Sacrario Militare di Asiago[3], più noto come Ossario del Leiten.
[1] Il suo nome è riportato anche sulla Lapide posta all’interno del Comune di Novara.
[2] Cfr. A.S.N. Fondo: Distretto Militare di Novara, Ruoli Matricolari, anno 1897, volume 171, Matricola 2102. L’Albo d’Oro riporta 1° Reggimento Fanteria.
[3] Nel Sacrario sono sepolti i resti dei Caduti italiani provenienti dai 35 cimiteri di guerra prima esistenti nella zona dell’Altopiano di Asiago.
Invernizzi Giuseppe [1]
di Pietro e di Combi Giovanna, nacque il 1° ottobre 1891 a Trecate, trasferito a Vigevano (Pavia).
Sergente Maggiore del 203° Reggimento Fanteria, Brigata Tanaro, 11ᵃ Compagnia. Morì il 5 marzo 1917 nell’infermeria di Klisura (Albania) in seguito a tifo esantematico. Sepolto a Klisura.
[1] Cfr. anche http://www.cadutivigevano.it